UNA DOMANDA
Il punto di partenza è stata una domanda provocata dalla realtà: come annunciare l’amore di Dio in questo tempo di emergenza? Come sostenere i nostri fedeli (piccoli e grandi) in questo tempo durante il quale si fa difficile, se non impossibile, la loro presenza ai nostri incontri? Come far sentire a tutti che ci sta a cuore il loro incontro con il Vangelo?
DA DOVE PARTIAMO?
Durante il lockdown ogni parrocchia ha risposto come meglio ha potuto, intervenendo in maniera immediata alla situazione che ci ha trovati impreparati. Ora, si tratta di rispondere in modo tale che il nostro agire pastorale sia condiviso e comunitario più che improvvisato o lasciato alla creatività. Il Vescovo ci ha ricordato, a partire dal Progetto Diocesano, di avere a cuore la vita cristiana nelle famiglie (cfr. in particolare i numeri 16-20 del Progetto), aiutandole ad incontrarsi nelle loro case intorno alla Parola di Dio. Quindi non si tratta di qualcosa di nuovo ma di continuare il cammino che la Diocesi sta facendo da alcuni anni.
Pertanto su mandato del Vescovo, dieci sacerdoti, incaricati degli Uffici diocesani, si sono incontrati per ragionare e confrontarsi. Sono state tante le domande, c’è stato un confronto con otto coppie di sposi, già impegnate nelle nostre parrocchie. Nel frattempo la proposta è risuonata in vari ambienti ecclesiali. Sono giunte tante buone osservazioni e anche qualche critica.
LA PROPOSTA
Guardando a questo tempo di incertezza legata alla diffusione del COVID-19 diventa necessario, non tanto ripensare ai modi con cui annunciamo, ma non perdere di vista la necessità dell’annuncio. Accanto al desiderio di Vangelo che in tanti esprimono in vari modi, non manchi in noi il desiderio di annunciare e di coinvolgere tutti! Tutti cosa significa? La famiglia! Quali famiglie? Tutte. Il sogno è quello di raggiungere tutte le famiglie e di chiedere loro di incontrarsi intorno alla Parola di Dio.
Lo stesso Progetto Diocesano al num. 20 citando il capitolo 6 del Deuteronomio ci fa guardare al mondo giudaico e alla preziosa trasmissione della fede avvenuta sempre in casa, di generazione in generazione. La stessa esperienza si è ripetuta sino ad oggi anche per noi cristiani. Questa diventa allora una via da perlustrare con maggiore convinzione. Una via che oggi a causa dell’insistente secolarizzazione sembra impossibile. Potremmo, dunque, chiederci: quali possono essere i risultati? Ma non dobbiamo guardare a questo, non possiamo ancorare quello che stiamo facendo ai possibili risultati. A noi interessa annunciare il Vangelo. E questo di per sé oggi è difficile, ma non impossibile!
Allora l’idea di fondo sarà quella di una missione permanente per tutta la Diocesi. Una diocesi in missione. Quando una comunità diocesana o parrocchiale vuole fare un annuncio straordinario del Vangelo organizza una missione popolare con varie iniziative e con la presenza dei missionari. Ecco la via che seguiremo: quella della missione popolare. In questo tempo difficile c’è bisogno di un annuncio capillare e ordinario dell’amore di Dio. Una missione però da farsi in casa! O se volete ogni casa diventa missione, ogni famiglia si fa missione! Resta valido e attuale il principio che la famiglia si evangelizza con la famiglia.
Dunque la proposta consisterà in una Catechesi per le famiglie, fatta dalle famiglie, da tenersi nelle famiglie. Una proposta per tutte le famiglie della Diocesi. Il nostro scopo sarà raggiungere proprio tutti. Un’opera di evangelizzazione a tappeto. Noi facciamo la nostra parte, lo Spirito Santo farà il resto.
IN MANIERA CONCRETA
Gli Uffici Diocesani preposti insieme ad una Commissione di coppie sta elaborando un percorso da proporre alle famiglie. Il percorso seguirà il cammino dell’anno liturgico e avrà come titolo: IL SIGNORE È IN MEZZO A NOI.
Ogni settimana ci sarà una scheda semplice che tutti potranno utilizzare nella propria casa. La scheda proporrà un incontro di 20/30 minuti da tenersi in casa. Chi terrà l’incontro e a chi sarà rivolto? L’incontro è rivolto ai membri della famiglia e saranno loro stessi a viverlo seguendo, passo passo, la scheda.
La scheda sarà così articolata:
• Alcune didascalie (tipo le rubriche del messale) guideranno le famiglie su cosa fare e come farlo. Saranno indicazioni pratiche e abbastanza semplici, alla portata di tutti.
• Un titolo sotto forma di domanda che rimanda al contenuto serio e preciso della scheda.
• Un racconto bello e breve (o un’esperienza o una testimonianza).
• Il brano del Vangelo della domenica precedente.
• La riflessione sul Vangelo che riporti sempre l’annuncio kerigmatico.
• Un segno da vivere.
• La preghiera finale (presa dalla tradizione).
• Tre Box
o Box approfondimento (per chi desidera soffermarsi).
o Box per i più piccoli con attività per coinvolgerli.
o Box carità con segni da vivere: “crediamo coi fatti”.
• Inoltre la scheda avrà sempre dei rimandi alla liturgia domenicale e alla vita della Chiesa (es. mese mariano, mese missionario, …).
COME ARRIVARE A TUTTI?
Vi possono essere vari modi. Spetta alle Parrocchie decidere come arrivare a tutti. Non c’è un modo che in maniera assoluta dobbiamo seguire tutti. Ogni Parrocchia potrà organizzarsi come meglio crede. Si potrebbe partire da chi già è in parrocchia: se riusciamo a coinvolgere chi viene in parrocchia sarebbe già una vittoria. E così loro potranno poi coinvolgere altri. Possiamo far tesoro delle tante famiglie avvicinate e incontrate con i percorsi di Iniziazione Cristiana fatti in questi ultimi anni.
Vi segnaliamo alcune modalità, a titolo esemplificativo:
• La scheda cartacea può essere distribuita la domenica, chiedendo che ognuno provveda ad altre famiglie (parenti, vicini di casa).
• I parroci possono farsi aiutare dalle coppie già impegnate in parrocchia nei vari ambiti della pastorale. Saranno loro a passare la scheda ad altre famiglie.
• Si potrà dividere il territorio della parrocchia in zone e affidare ogni zona ad una coppia che si renderà disponibile (per intenderci: come fanno gli animatori dell’AdP quando consegnano il foglietto mensile).
• Si potrà dividere le famiglie della Parrocchia per fascia di età dei figli (es. tutte le famiglie coi ragazzi di prima elementare saranno raggiunti da una coppia animatrice).
• Potranno pensarci le catechiste, o i ministri, attraverso varie modalità che si possono studiare insieme.
• Si potrà utilizzare l’invio tramite i social (per chi li usa). Garantendo però che non sia un invio generico a chiunque! E quindi sia organizzato.
• Si può pensare ad un gruppo di famiglie sentinella che si rendano disponibili e che prendano a cuore la diffusione e l’attuazione della proposta: telefonano, si assicurano che arrivi la scheda, mantengono i contatti, incoraggiano, ...
• Si potranno incontrare i genitori per fasce di età, come già fanno diversi parroci.
ÉQUIPE DIOCESANA
Ci sarà un’équipe diocesana preposta a seguire l’esperienza fatta da sacerdoti e coppie di sposi. Questa équipe diocesana avrà il compito di curare il percorso con le schede e allo stesso tempo di fare da regia per il lancio e il monitoraggio della proposta in tutte le parrocchie.
Chiediamo ad ogni parroco di segnalarci una coppia di riferimento per questa esperienza. A questa coppia chiederemo di sentirsi con l’équipe diocesana. Potranno chiedere aiuto e suggerimenti.
UN CHIARIMENTO
Tutto quello che abbiamo fatto sinora si perde? E le famiglie che abbiamo seguito in questi anni? Ma c’è ancora un lavoro nuovo da fare? La proposta di questo anno non cancella ciò che già c’è e allo stesso tempo non aggiunge nulla!
VERIFICA
In queste prime settimane lanciamo la proposta in maniera sperimentale. Nel mese di gennaio ci incontreremo tutti i sacerdoti per fare un’adeguata e oculata verifica.
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