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Omelia del vescovo Vincenzo nella Santa Messa per la solenne apertura dell'Anno Giubilare

Oria, 29 dicembre 2024 - Chiesa Cattedrale

Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!” (1Gv 3, 1).

Carissimi Amici,

che bello ritrovarsi oggi tra tanti fratelli e sorelle per vivere insieme la solenne apertura dell’Anno giubilare ordinario, sperimentando che siamo tutti pellegrini della speranza. Ed è quanto mai consolante sentire e meditare sulle parole che l’Apostolo Giovanni ci ha rivolto: siamo veramente figli di Dio! Non è una pia illusione, non è una consolazione a buon mercato, non è una parola vuota, priva di significato e pronunciata solo per riempire un vuoto: se ancora non lo abbiamo fatto, ora è il momento di prendere coscienza di chi realmente siamo, di ciò che ci è stato donato, nonostante la nostra debolezza e la nostra riluttanza: siamo chiamati e realmente siamo figli di Dio! Ecco la radice della speranza, cui questo nuovo Anno santo è stato dedicato da Papa Francesco. […]

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Omelia del vescovo Vincenzo nell'Ordinazione Sacerdotale di Fra Bruno Delmastro OFM

Francavilla F.na, 18 ottobre 2024 - Parrocchia Maria SS. della Croce

Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé” (Lc 10, 1).

Credo fortemente che la celebrazione che stiamo vivendo sia la concretizzazione di quanto abbiamo ascoltato nel Vangelo che è stato proclamato in questa festa dell’evangelista Luca. Lo scriba mansuetudinis Christi, come è stato chiamato San Luca, ci dice, innanzitutto, che il Signore Gesù designa e invia dinanzi a sé. È esattamente ciò che è avvenuto poco fa: il Signore Gesù, vivo e presente in questa santa liturgia, ha designato fra Bruno fra coloro che Egli consacra per inviarli dinanzi a sé. Deve essere sempre chiaro a te fra Bruno, ma anche a ciascuno di noi che già siamo sacerdoti, che l’esistenza sacerdotale di un uomo non dipende dalla sua volontà, dal suo desiderio, dalle sue aspettative: siamo sacerdoti perché Gesù Cristo, con atto libero e creativo, ci ha designati per questo ministero. Ciò che noi siamo chiamati a fare è dare la nostra risposta di fede, il nostro assenso a metterci totalmente nelle mani di Dio, a non progettare la nostra vita sacerdotale, ma a fidarci di ciò che il Signore, attraverso la forza del Suo santo Spirito e nelle indicazioni della Madre Chiesa, ci fa progressivamente conoscere. […]

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Omelia del vescovo Vincenzo nella Solennità di San Barsanofio Abate 2024

Oria, 30 agosto 2024 - Chiesa Cattedrale

Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna” (Mt 19, 29).

Chissà quante volte abbiamo ascoltato questa parola di Gesù, quante volte ci siamo lasciati attrarre dall’iperbole che il Maestro utilizza per rivelarci la grandezza infinita dell’amore di Dio per l’umanità e, magari, abbiamo pensato che non sarebbe possibile ricevere cento volte di più rispetto all’eventuale rinuncia che ci veniva richiesta. Chissà quante volte abbiamo cercato di fare i conti per capire quanto ci conveniva la promessa di Gesù: uno a cento è un interesse molto alto! Lasciare una casa, un campo e riceverne cento….. potremmo davvero diventare ricchi! La promessa della moltiplicazione delle persone - fratelli, sorelle, padre, madre e figli - magari ci è sembrata improbabile, difficile da pensare: passi per i fratelli, le sorelle e i figli, ma come si fa ad avere cento padri e cento madri? E così, con questi dubbi che ci suscitano le estremizzazioni del Signore, abbiamo abbandonato questa Parola, credendola irrealizzabile, e non ci siamo resi conto della promessa finale che fa Gesù: “e avrà in eredità la vita eterna”![…]

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