Chiarimenti circa il servizio trasmesso dal programma televisivo "Pomeriggio 5" in data 19 maggio 2017
In riferimento alla trasmissione “Pomeriggio 5”, andata in onda su Canale 5 nel pomeriggio di venerdì 19 maggio 2017, durante la quale la sig.ra Daniela Maglie da Latiano adduceva nei confronti di don Angelo Altavilla (al tempo dei fatti parroco della Parrocchia “Santa Maria della Neve” in Latiano) accusa di circonvenzione di incapace perpetrata nei confronti della di lei cugina, la compianta sig.ra Vita Maglie, la Diocesi di Oria, nel solo e unico intento di rendere edotti della verità dei fatti – così come sono allo stato e non come sono stati raccontati in trasmissione – i telespettatori della predetta rete televisiva, diffonde il presente comunicato stampa.
Innanzitutto si esprimono perplessità sulla modalità di preparazione e gestione del servizio giornalistico nonché sulla sua presentazione, dal momento che i fatti appaiono non adeguatamente verificati in precedenza e che si è concesso di formulare accuse particolarmente gravi sul conto del sacerdote.
Pertanto, al fine di fare chiarezza, è opportuno ricostruire la vicenda. Nel 2008 la sig.ra Vita Maglie, con testamento pubblico per magistero del notaio Maria Tateo, nominava suo erede universale don Angelo Altavilla con l’onere di provvedere, con quanto in possesso alla sua morte, ai funerali, alla sepoltura e alla celebrazione di sante Messe in suffragio suo, dei familiari e di Anna Turrisi e con la condizione che “quanto residuerà dovrà essere impiegato in opere di carità, di religione e di culto che siano legate al territorio di Latiano”.
In merito allo stato di circonvenibilità della sig.ra Vita Maglie nel 2008, si era successivamente espresso il CTU del Tribunale di Brindisi, dott. Suma, medico psichiatra, il quale concludeva che la circonvenibilità della donna era possibile a decorrere dal gennaio 2011.
Circa i beni immobili si precisa che, nel luglio 2014, non appena espletate le operazioni di successione testamentaria, don Angelo Altavilla ha devoluto alla Parrocchia “Santa Maria della Neve” in Latiano tutto ciò che aveva ereditato dalla sig.ra Vita Maglie. La Parrocchia, poi, ha così utilizzato i beni immobili ricevuti:
- l’appartamento è stato destinato a residenza delle Suore (che lo hanno abitato sino a poche settimane fa);
- il garage è affittato per reperire fondi necessari alla manutenzione degli immobili oggetto di donazione;
- la “villa in campagna” è in realtà un piccolo immobile inagibile e bisognoso di notevoli interventi manutentivi;
- circa la Cappella cimiteriale, attualmente le Suore curano la pulizia e l’ordine. Oltre alle Suore, già da tempo è in possesso della chiave il parente più prossimo delle titolari della concessione comunale.
Con riferimento al denaro, la maggior parte è stata utilizzata per i lavori di restauro della chiesa parrocchiale, come peraltro dimostrato al Tribunale di Brindisi da don Angelo, mentre la parte residua, precisamente € 148.385,37, su autorizzazione del Tribunale di Brindisi, è stata versata su un conto dedicato della Diocesi di Oria, la quale, poi, ha ritenuto di destinare alla Parrocchia “Santa Maria della Neve” in Latiano € 115.385,37 perché acquistasse e ristrutturasse un immobile da destinare alla prima accoglienza di persone in difficoltà. Tale disposizione è stata osservata dalla Parrocchia, sebbene la mancanza di ulteriori fondi non ha permesso ancora il completamento della ristrutturazione dell’immobile. La restante quota di € 33.000,00 è stata destinata alla formazione dei seminaristi di Latiano.
Tanto si doveva per correttezza e trasparenza e per correggere le asserzioni parziali e non veritiere trasmesse dal programma televisivo “Pomeriggio 5”.
Poiché è nuovamente in corso un’attività della Magistratura, verso la quale si nutre piena e totale fiducia, la Diocesi di Oria ritiene di non dover rilasciare ulteriori dichiarazioni, almeno fino a quando non sarà completato l’iter giudiziario. La Diocesi di Oria inoltre sta valutando la possibilità di adire le vie giudiziarie per tutelare la propria immagine.
(Comunicato a cura dell'Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali e la Cultura)