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Omelia nella Solennità di San Barsanofio Abate 2019

Oria, 30 agosto 2019 - Basilica Cattedrale

1Il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. 2Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. 3Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra»”(Gen 12, 1-3).

            La parola che il Signore rivolge ad Abram è una parola forte, forse incomprensibile, che certamente può suscitare preoccupazione ed ansia, perché il Signore impone un taglio netto da ciò che sembrano essere le proprie radici: Abram deve lasciare la propria terra, la propria parentela e la casa del proprio padre per andare verso una terra sconosciuta. L’unica certezza che può guidare Abram è l’indicazione che Dio gli dà e la promessa che gli fa! L’indicazione di una terra nuova e la promessa di fare della discendenza di Abram una grande nazione. […]

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Omelia nella Messa Crismale 2019

Oria, 18 aprile 2019 - Chiesa di San Giovanni Paolo II presso il Santuario di San Cosimo alla Macchia

«Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato [...] per dare agli afflitti  [...] olio di letizia invece dell’abito da lutto» (Is 61, 1a. 3).

Queste parole, che il profeta Isaia ha posto sulla nostra mensa della Parola, in questa Messa del Crisma, ci invitano ad una attenta riflessione sul segno che, più di altri, oggi è posto alla nostra attenzione: il segno dell’olio.

Gesù nel Vangelo riprende ed applica a Sé queste parole di Isaia. Sono parole che parlano di unzione, di olio di letizia, di consacrazione e di Spirito di Dio.
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Omelia nel Patrocinio di San Barsanofio Abate

Oria, 20 febbraio 2019 - Basilica Cattedrale


“Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione” (Gen 12, 2 ).

Con queste parole, che abbiamo ascoltato nella prima lettura, Dio fa ad Abramo due promesse: una grande discendenza, tale da essere assimilata ad una grande nazione, e la Sua benedizione. Questa seconda promessa è quanto mai necessaria perché la prima possa realizzarsi.

Nella sacra Scrittura è consuetudine che Dio, quando sceglie una persona per una missione di particolare rilievo, la inondi con la Sua benedizione, che è la benevolenza di Dio ed anche la Sua forza, la Sua protezione, la Sua presenza. Per fare un esempio a tutti noi assai noto: dopo che Maria di Nazaret ha dato il Suo assenso a Dio, rivelatoSi attraverso l’arcangelo Gabriele per chiederLe di diventare la Madre del Messia Redentore, il Figlio di Dio Gesù Cristo, la Vergine si reca a casa della cugina Elisabetta che, colma di Spirito Santo, la saluta con queste illuminanti parole: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!” (Lc 1, 42).
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