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Il Risorto invisibile - Messaggio del Vescovo per la Pasqua 2018

Nella liturgia di Pasqua, per la Messa vespertina è indicato come brano del Vangelo Luca 24, 13ss. In questo brano ci viene annunciato che Gesù Risorto si affianca a due discepoli in viaggio da Gerusalemme verso il villaggio di Emmaus ma non è riconosciuto e uno dei due, Cleopa, racconta che delle donne, a loro vicine, avevano avuto una visione di angeli: “E, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto” (Lc 24, 23-24). Ecco il punto fondamentale: “lui non l’hanno visto”. Il Venerdì santo, se pur esperienza drammatica, però ci consegna un Corpo da guardare, anzi proprio il Vangelo ci invita: “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto” (Gv 19, 37).. […]

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Omelia nella dedicazione della Chiesa di Maria Immacolata M.D.P. in Ceglie M.ca

Ceglie M.ca, 26 marzo 2018

Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!” (Ne 8, 9).

Carissimi Amici,

queste parole che abbiamo ascoltato nella prima lettura e che il sacerdote Esdra, il governatore Neemia, insieme a scribi e leviti, rivolsero al popolo di Israele dopo la ricostruzione della città di Gerusalemme e del tempio, mentre proclamavano la parola che Dio aveva dato al popolo, bene si addicono alla nostra odierna celebrazione della dedicazione della nuova chiesa parrocchiale intitolata a Maria Immacolata, Madre della Divina Provvidenza. Si addicono bene perché davvero oggi è un giorno consacrato al Signore, un giorno che, sebbene nella settimana santa di passione di Gesù, non può essere di lutto e di tristezza perché il Signore manifesta in modo eloquente la sua misericordia per i fedeli di questa parrocchia, facendovi dono di un luogo sacro e accogliente nel quale fare esperienza di Dio. […]

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Omelia nel Patrocinio di San Barsanofio Abate

Oria, 20 febbraio 2018 - Basilica Cattedrale -

 “...e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2, 20). 

In questa bella espressione di San Paolo nella lettera ai Galati, che abbiamo appena ascoltato, ci viene indicato un modo nuovo di vivere la nostra vita terrena, certamente nel corpo e con il corpo, ma non legata al corpo. Ci viene indicato di vivere una vita nella fede in Gesù Cristo che ha manifestato in pieno l’amore di Dio per ciascuno di noi, consegnando la propria vita in riscatto per la nostra vita. Vivere la vita nella fede del Figlio di Dio significa fidarsi totalmente del Padre come si è fidato Gesù, sapendo però che questa fiducia, questo atto di affidamento nelle mani del Padre, non esclude la Croce, anzi la richiede necessariamente. […]

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